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18 novembre - L'Arci per gli immigrati

Ancora una volta intendiamo unire la nostra voce a quella dei migranti: L'ARCI, insieme ad altre associazioni che lottano per la tutela dei diritti degli immigrati, intende promuovere una manifestazione urgente per testimoniare il suo deciso NO alle politiche governative sull'immigrazione. Le ingiustizie prodotte dall'incapacità della destra di governare le questioni legate all'immigrazione si stanno acuendo fino a produrre una vera e propria emergenza.  La protesta si sta allargando e le iniziative di questi giorni a Brescia e Milano testimoniano come il senso di ingiustizia stia producendo una ribellione che può prendere strade estreme e pericolose per la sicurezza degli stessi lavoratori stranieri.

L'ARCI ha già espresso la sua ferma opposizione alle decisioni del governo sia in relazione alla sanatoria del settembre 2009, che ai recenti provvedimenti sul cosiddetto accordo di integrazione, che renderà più difficile la vita di milioni di stranieri. Abbiamo inoltre denunciato l'assenza di una politica che garantisca giustizia a chi viene sfruttato sul lavoro, talvolta fino al manifestarsi di nuove forme di schiavitù.

Per questo motivo, insieme ad altre organizzazioni, abbiamo ritenuto utile e giusto mettere in campo una mobilitazione urgente che, partendo dalla protesta dei migranti, provi a dare una risposta generale delle organizzazioni sociali alle politiche discriminatorie del governo. Domani l'ARCI nazionale invierà ai ministri Sacconi e Maroni una lettera per chiedere un incontro urgente sulla sanatoria, il lavoro nero e il rinnovo dei permessi di soggiorno, poichè l crisi che sta colpendo il Paese si sta trasformando per i migranti in una tragedia ancora più grave e paradossale, perché comporta con la perdita del lavoro anche il rischio di espulsione e ci è sembrato opportuno, anche se con tempi molto stretti, dare una risposta il più possibile ampia e unitaria a livello nazionale.

 

Il testo della lettera ai ministri Sacconi e Maroni:

 

LAVORO                                          DIGNITA’                                     RISPETTO

 Lettera aperta al Ministro Maroni e al Ministro Sacconi

Con questo appello, le organizzazioni firmatarie, chiedono al governo italiano e alle istituzioni competenti di intervenire sulla situazione di emergenza in cui vivono migliaia di migranti residenti nel nostro Paese.
Richiamano all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica la condizione critica in cui vivono i cittadini migranti, tra i più colpiti dalle conseguenze della crisi economica, e sottolinea come la negazione dei diritti colpisce tutti e si estende man mano dai più deboli, quali i migranti, a tutti i lavoratori.
Chiediamo ai Ministri Maroni e Sacconi di aprire un tavolo di trattativa, che possa individuare soluzioni serie e strutturali contro il lavoro nero e per i diritti degli immigrati, con priorità a:

  • il contrasto allo sfruttamento del lavoro nero, attraverso il recepimento della Direttiva Europea 52, l’applicazione e l’estensione dell’articolo 18 del Testo Unico anche a chi denuncia di essere stato costretto all'irregolarità del lavoro;
  • un percorso di emersione strutturale che, oltre a riconoscere il permesso di soggiorno a chi è stato truffato nel corso dell'ultima sanatoria e a chi è rimasto vittima della circolare Manganelli, offra la possibilità di uscire dalla schiavitù e dallo sfruttamento a centinaia di migliaia di migranti, costretti all’irregolarità del soggiorno;
  • una proroga del permesso di soggiorno per chi oggi ha perso il lavoro e fatica a reperirne uno nuovo, senza che incomba la minaccia di espulsione;
  • intervento sulla situazione di estrema difficoltà in cui versano gli sportelli Unici per l’immigrazione che, per effetto della manovra finanziaria sono costretti a licenziare 1300 operatori che sono oltre il 50% del totale degli addetti.

Il 18 novembre prossimo saremo presenti con presidi e assemblee che si svolgeranno a Roma e in molte città capoluogo con la richiesta di essere ascoltati dal Governo e dai Prefetti.

Gli immigrati e tutti i lavoratori colpiti dalla crisi, hanno bisogno di atti concreti e responsabili.

ACLI, ANTIGONE, ARCI, ASGI, CGIL, CIR, CNCA, EMMAUS ITALIA, FCEI, LIBERA, TERRA DEL FUOCO, PROGETTO DIRITTI ONLUS, SEI-UGL

 

 

 

 

 
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