L'ARCI di Foggia per la Libia e contro il nucleare
L’ARCI Comitato Provinciale di Foggia manifesta la propria enorme preoccupazione per le vicende internazionali degli ultimi giorni.
In particolare intendiamo riferirci sia all’escalation militare che sta interessando la Libia che alle notizie relative ai reattori nucleari di Fukushima in Giappone, gravemente danneggiati dal recente tsunami.
La nostra posizione riguardo la guerra è sempre stata molto chiara: siamo nettamente contrari all’intervento militare, senza se e senza ma. Pur ritenendo necessario difendere e tutelare i diritti umani, non possiamo condividere l’azione politica messa in campo dalle diplomazie occidentali nei confronti della nazione libica. Pensiamo che l’Europa si sia mossa con colpevole ritardo ed abbia contribuito non poco al degenerare della situazione, considerando che un intervento politico, diplomatico ed economico contro il regime di Gheddaffi messo in atto con determinazione nei primissimi giorni della rivolta, avrebbe probabilmente consentito una soluzione meno cruenta e contribuito a tutelare i diritti umani del popolo libico in maniera più funzionale.
Per quanto riguarda la drammatica tragedia del Giappone, manifestiamo la nostra vicinanza e partecipazione profonda a quella popolazione così duramente colpita. Siamo, però, certi che il popolo giapponese riuscirà presto a risollevarsi. Riteniamo, inoltre, che questo incidente abbia messo drammaticamente in evidenza tutti i limiti della produzione di energia dal nucleare e pensiamo che ciò debba far riflettere soprattutto il governo italiano che intende ritornare, in spregio al referendum dell’87, ad un programma di politica energetica nucleare. Come saprete noi ci opponiamo a questo disegno e, pertanto, invitiamo tutti i nostri amici a votare CONTRO il nucleare il prossimo 12 giungo. Vi comunichiamo, inoltre, che Sabato 26 marzo si terrà a Roma una manifestazione a cui parteciperà anche l’ARCI Nazionale, nel corso della quale manifesteremo, insieme a tante altre associazioni, sia per l’acqua pubblica che contro il nucleare.
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