Domenico Rizzi, Presidente ARCI Comitato Provinciale di Foggia
Comunicato Stampa
Giovedì 25 Febbraio, si è svolto presso la Sala Riunioni della CGIL di Foggia, il Congresso Provinciale dell’ARCI di Capitanata. Oltre ai delegati in rappresenta dei circoli ARCI di tutta la provincia di Foggia, erano presenti il presidente del Comitato Provinciale Domenico Rizzi, l’assessore alla Cultura ed al Decentramento del Comune di Foggia Rocco Laricchiuta, il presidente dell’ARCI di Puglia Alessandro Cobianchi, Arcangelo Sannicandro, consigliere regionale uscente e candidato al Consiglio regionale pugliese per Sinistra Ecologia e Libertà , il Presidente Provinciale delle ACLI della Provincia di Foggia Antonio Russo, il rappresentante del Gruppo Italia 134 - Foggia di Amnesty International Cesare Sangalli, il Presidente di LEGAMBIENTE circolo “Gaia” Tonino Soldo e l’avvocato dell’associazione Costantino Nardella.
E’ stato un evento di grande importanza per l’ARCI, la cui esperienza associativa si basa, per l’appunto, sulla massima e trasparente condivisione delle scelte da fare e delle decisioni da intraprendere. Riteniamo che essere riusciti a svolgere questo confronto in maniera costruttiva e nel contesto di un’atmosfera di serena collaborazione, dimostri ancora una volta il valore e la maturità dell’esperienza associativa finora realizzata dall’ARCI di Foggia.
Durante l’assemblea congressuale si è discusso di quei temi che più ci stanno a cuore: dall’importanza del circolo come strumento di aggregazione sociale (in un territorio, quale è quello della provincia di Foggia, altrimenti povero di occasioni di confronto e di vita associativa) alla necessità che i circoli si evolvano, nella loro struttura e nei loro strumenti di intervento, venendo incontro alle multiformi esigenze che la società moderna esprime in modo sempre più frenetico. A tal proposito ci sono sicuramente stati di aiuto gli argomenti e le problematiche precedentemente discussi ed approfonditi nel corso del Congresso Nazionale dell’ARCI, svoltosi nei mesi scorsi. In quella occasione risultò palese come fosse necessario, in una società turbata da una evidente crisi strutturale, economica, culturale e sociale, adeguare la capacità di reazione ed intervento dei circoli ARCI, arrivando ad elaborare forme di partecipazione e di aggregazione diverse, al fine di venire incontro alle migliaia di tesserati che, come noi, continuano a credere nella necessità di partecipare attivamente alla vita della propria comunità, promuovendo i valori di giustizia, solidarietà, libertà e tolleranza in cui noi crediamo e che rimangono punti cardine del nostro operare e vivere quotidiano.
Oltre a ciò, è l’importanza del territorio quale unico possibile laboratorio delle alternative all’attuale stato di crisi, ciò che è emerso prepotentemente dal dibattimento svoltosi nel corso del Congresso Provinciale.
Siamo perfettamente consapevoli di come la globalizzazione abbia prodotto effetti devastanti in termini di cultura, economia, relazioni sociali, e siamo altrettanto consapevoli di come si debbano focalizzare proprio sul territorio le risorse e le idee per ricostruire i diversi ambiti interessati dalla recessione.
A tal riguardo l’esperienza del Comitato Provinciale di Foggia, che può vantare diversi progetti ed ambiti di iniziativa realizzati in collaborazione con gli Enti Locali (Comuni, Provincia di Foggia, Regione) ed altre associazioni operanti nel territorio, può segnalarsi quale ottimo esempio da seguire (ed, eventualmente, da imitare) per operare sistematicamente quella ricerca assidua e costante di contatti e di “legami” sistematici con altri soggetti (pubblici e privati) al fine di realizzare una rete di servizi sociali di cui possano beneficiare non solamente i tesserati ARCI ma la comunità nel suo complesso.
E questo ci rende particolarmente orgogliosi, perché in tal modo le nostre esperienze e le nostre potenzialità, i nostri sogni ed il nostro modo di intendere il mondo e la società, non rimangono idee stagnanti, chiuse in un circolo, ma sono liberamente messe a disposizione di tutti e possono essere confrontate, elaborate, criticate da tutti ed in qualsiasi momento, in un ottica di massima condivisione e compartecipazione che è nella natura stessa della nostra associazione.
Da questo punto di vista possiamo dirci soddisfatti, poiché l’esperienze ed i temi affrontati nel corso del Congresso ci confortano pienamente in questo senso. I nostri circoli, diffusi capillarmente su tutto il territorio provinciale, pur avendo sofferto delle ovvie conseguenze della crisi, risultano comunque capaci di reazione e pronti ad affrontare nuove sfide e nuovi impegni, anche se questo vorrà dire operare dei cambiamenti forse drastici, forse traumatici ma assolutamente necessari se vogliamo continuare ad essere, come lo siamo stati finora, parte integrante della società. Ovviamente anche il Comitato Provinciale di Foggia fa la sua parte, dotando costantemente i circoli di tutti gli strumenti necessari per agevolare una maggiore articolazione di proposte progettuali e favorire la realizzazione di iniziative intese a coinvolgere in modo sempre maggiore la società civile
Oltre alle suddette tematiche, buona parte del Congresso è stata dedicata all’analisi del fenomeno migratorio nella provincia di Foggia, problematica nei confronti della quale l’ARCI ha sempre manifestato un particolare sensibilità, sviluppando iniziative ed attività intese alla tutela dei diritti dei migranti e gestendo due progetti finalizzati all'accoglienza ed all'integrazione dei richiedenti asilo, titolari di protezione umanitaria o asilo politico (il progetto SPRAR "Foggia Welcom-ing" e "Lucera Welcom-ing").
Particolarmente apprezzato, in tal senso, l’intervento dell’avvocato dell’associazione Costantino Nardella che attualmente eroga, in stretta collaborazione con l’ARCI di Foggia, un servizio di orientamento legale presso il CARA di Borgo Mezzanone. E non sono mancati riferimenti ai diversi progetti, relativi alla tutela dei migranti, che abbiamo portato avanti in collaborazione con il sindacato CGIL di Foggia (quale il progetto “Non solo braccia”) che hanno necessitato dello sviluppo di quella "rete" di professionalità e di competenze che può originarsi solo nel lavoro di squadra, in collaborazione e cooperazione tra diversi enti.
A questo punto, non ci resta che ringraziare tutti gli operatori dell’informazione che hanno potuto far sì che le idee, i dibattiti, le tematiche emerse in sede congressuale abbiano trovato naturale diffusione attraverso gli organi di stampa ed i mezzi di comunicazione.
Ringraziamo, inoltre, tutti gli amici che sono intervenuti per testimoniare il loro personale sostegno nei confronti dell’associazione oppure per confrontarsi sinceramente con noi. Ringraziamo coloro che, pur non potendo essere presenti, non hanno mancato di farci pervenire i propri auguri e saluti. Ringraziamo, inoltre, il sindacato che ci ha messo a disposizione la Sala Riunione e le struttura congressuale di Via della Repubblica, 68.
|
|
|
|