Il nostro punto di vista: l'Arci di Foggia ed i dati Istat sull'immigrazione
Come riportato dagli indicatori dell’Istat, l’Italia prosegue il cammino (già intrapreso, con maggiore o minore successo, dalle altre democrazie europee) verso la sua trasformazione in una società multiculturale, a discapito di coloro che, invece, non vogliono che sia così (come, per sua stessa ammissione, il nostro presidente del consiglio, ad esempio) i quali, pur di cavalcare le paure ed i timori della società italiana per questo passaggio relativamente inedito della nostra storia patria (poiché l’Italia è stata terra di migranti e mai di immigrati prima d’ora) non esitano a mettersi contro il progresso economico, sociale e culturale del paese.
Oggi, ci informa l’Istat, i migranti rappresentano il 6,5% della popolazione residente. Cifra ben al di sotto delle percentuali relative agli altri paesi UE che possono vantare una più lunga tradizione in fatto di immigrazione, ma comunque da tenere in ben augurante considerazione.
I migranti aumentano di quasi 500.000 unità, principalmente a causa dei paesi europei di recente adesione (quali la Romania).
Da segnalare l’aumento dei migranti che tornano nel loro stato di appartenenza o che si trasferiscono in un altro stato estero: purtroppo non tutti i percorsi di integrazione riescono positivamente. Il dato che rileva come la maggioranza dei migranti risieda nelle regioni settentrionali, indica invece la maggiore vivacità economica del settentrione d’Italia.
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